Oggi è la “Giornata Mondiale delle Ovvietà” e quindi dato che è così…
– come? Non lo sapevi che esiste la giornata mondiale delle ovvietà???
Beh, in effetti nemmeno io – finché non ho pensato in maniera più approfondita a quello che avrei voluto dirti oggi.
Però c’è una cosa importante da dire:
Spesso sono proprio le cose ovvie che tendiamo a dimenticare e dove inciampiamo.
Esattamente come testimonia un tuo collega che qualche tempo fa aveva scoperto, grazie a una sfida che avevo lanciato tra i miei studenti, che bisognava ricordarsi di “guardare avanti”.
Ti viene in mente quando eri bambino e tua mamma ti diceva “Guarda dove metti i piedi altrimenti inciampi, cadi e ti fai male!”
Te lo ricordi, vero?
E questa è un’ovvietà, dico bene?
Eppure tu, felice come una pasqua e attento a qualcosa dietro/sopra/a lato di te guardavi altrove, non vedevi dove stavi mettendo i piedi, inciampavi…e SBAMMM! a sbattere il muso per terra, le ginocchia sbucciate, tutto sporco – e tua mamma a farti la ramanzina mentre cercava di pulirti alla bell’e meglio.
Per lei “guarda avanti” era ovvio – ma te lo diceva lo stesso perché tu, prontamente, te lo dimenticavi.
Ed è per questo che, nonostante ciò che sto per dirti è abbastanza ovvio quando lo sai, te lo dico lo stesso perché non voglio che tu inciampi proprio su queste cose!
Quindi veniamo al discorso iniziale:
Ci hai mai pensato che hai 3 tipologie di clienti che potresti potenzialmente incontrare?
Probabilmente no. Ma appena te lo dirò, ti sembrerà l’ovvietà del secolo, sappilo.
===> 1. I clienti SI’.
La prima categoria di persone con cui hai lavorato sono le persone a cui diresti volentieri un “SI’!” sonoro e convinto.
Sono quelle persone meravigliose che non rompono mai le scatole, non chiedono cose impossibili, non pretendono di avere sconti o servizi aggiuntivi – sono semplicemente quelle persone con cui hai ADORATO lavorare.
Fermati un momento e pensaci…ti vengono in mente delle persone che potrebbero fare parte di questa categoria?
Hai avuto a che fare con persone davvero speciali a cui avresti fatto volentieri altri servizi, magari pure gratis, tanto erano piacevoli con cui stare?
Bene, questi fanno parte dei tuoi clienti SI’.
E sappi che sono felice che tu li abbia avuto – ti aiuteranno a capire come ti senti quando sei a contatto con il cliente giusto per te!
===> 2. Il cliente “ni”.
Questo cliente è quel tipo di persona che beh, certo non ti ha fatto andare sulla Luna dalla felicità – ma non hai nemmeno patito le pene dell’inferno a fargli il tuo servizio.
Sono quelle persone di cui non ricordi molto, non hai molte sensazioni a parte una sensazione come quando mangi il gelato fiordilatte: qualcosa di piacevolmente neutro senza grandi sentimenti allegati.
Anche in questo caso pensaci…così, senza starci troppo a scervellarti, ti vengono in mente persone con queste caratteristiche?
Come potrai immaginare fanno parte dei tuoi clienti “ni”.
(e anche in questo caso è un ottimo spunto per te perché adesso stai cominciando a capire che cosa devi cercare nelle persone se vuoi questo tipo di cliente… Ottimo lavoro 😀)
===> 3. Il cliente “NO!”.
Dentro ai clienti “NO!” troverai il peggio del peggio per te: quelle persone perennemente insoddisfatte che ti portano a perdere tempo, denaro, serenità ed energia – e non sono mai soddisfatte nonostante che tu ti stia facendo in 48 per loro.
Un cliente “NO!” è una sicura perdita, non ci sono modi di andare nemmeno in parità perché la loro missione nella vita è quella di succhiarti il sangue finché non scoppieranno di sazietà (cioè mai, sappilo!).
Questa è l’unica categoria di persone che vorrai evitare con tutte le tue forze – a meno che tu non desideri perdere tempo, sonno, soldi ecc…
Credo che anche senza che io ti dica “pensaci” tu abbia cominciato a pensare a quei, mi auguro pochi, clienti che ti hanno fatto davvero dannare. Perché QUELLI te li ricordi, e dannatamente bene.
(mi auguro che tu già faccia qualunque cosa pur di sfuggirli appena ti appaiono davanti. Altrimenti sappi che ti starai facendo solo del grandissimo male! 😖)
Okay…adesso…perché ti ho fatto percorrere queste 3 tipologie di clienti?
Te l’ho fatto fare, questo esercizio, perché è di FONDAMENTALE IMPORTANZA sapere chi sono le persone con cui hai lavorato meglio, con cui hai lavorato bene ma nulla di più e con cui hai lavorato MALISSIMO.
E lo è perché vorrai poterle riconoscere in modo da
– attirare le prime
– decidere se prendere o meno le seconde (seconda la tua disponibilità di tempo/necessità di lavorare)
– EVITARE COME LA PESTE le ultime
…te l’ho detto, è la giornata mondiale delle ovvietà oggi.
Ma forse, se mi avrai letto fino a qui…non era poi così ovvio, o sbaglio 🤭🙃?
Bene, credo di averti dato qualcosa su cui pensare.
Continua a pensare a questi 3 tipi di clienti, okay? Se ti va di condividere le tue scoperte con me sono sempre lieta di sentirti 😉
Annette
P.S. Ora vedi perché, ogni tanto, è anche giusto tirare fuori le ovvietà più ovvie che ci siano…?
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